Filippo, Lino, Claudio, Omar, Marco e Sergio formano la
Colonna Piemontese della BB. Li ho conosciuti al Conerock 13 e poi al Raduno
Freddo sul Garda. Essendo persone fantastiche e coinvolgenti e' amore a prima vista.
Mi hanno invitato da loro a Torino per un tour in Francia
e percorrere la strada che fece
Napoleone al ritorno dal suo esilio all'Elba, da Cannes a Grenoble.
Non si e' aggregato nessuno dei miei amici e pertanto parto
in solitario con la mia moto e, per le prime ore del viaggio, in compagnia della nostra ombra sull'asfalto.
L'alba e il mattino presto sono i momenti piu' belli per
guidare. Tutto sembra piu' pulito e fresco. Il bello del viaggiare in solitario
é che passi il tempo a percepire le cose e a meditarci sopra. Su quello che
vedi , sugli odori che senti. Pensando
liberamemente. Faccio una breve sosta ogni 160km per il
carburante e ne approffitto a sgranchirmi le gambe, prendere un caffe e appuntarmi i pensieri che mi hanno tenuto compagnia
durante il viaggio.
Il bello del viaggio in moto e' che mentre in auto sei
chiuso dentro una gabbia e tutto cio' che vedi dai finestrini non e' la stessa
cosa che vedi o senti in moto. Con la moto sei in contatto completo con il
paesaggio, non sei uno spettatore...sei
dentro la scena.
Arrivo a Torino nel primo pomeriggio e all'uscita del
casello trovo Filippo che mi attende. Sono suo ospite e, dopo avere fatto una
doccia ci rilassiamo in giardino con birra e caprese con olio di giu', il pane
di giu', il formaggio di giu'.
Alle sette prendiamo le moto e con Filippo e la solare Graziella, sua moglie, andiamo in Piazza Vittorio Veneto per un apericena dove ci attende il resto del gruppo e giro
turistico per vedere le meraviglie di questa citta'.
Sabato mattina, il
cielo e' scuro e minaccioso, carichiamo la borsa sulla sella e partiamo per
Cuneo dove abbiamo appuntamento con gli altri. Da Cuneo andiamo al Colle della
Maddalena passando per paesini montani, arrivati sul Colle facciamo un
piacevole incontro, Sam il Cinghio, un
amico di BF.
Da Village Fleuri di Barcelonette, Lino convince il gruppo a fare una deviazione per Col d'Allos , arrivati al rifugio si alza il vento e improvvisamente si fa buio
Scendendo veniamo colti a sorpresa da una grandinata, sono proiettili che fanno male, la situazione e' peggiore per i ciclisti che incontriamo sulla strada
pausa pranzo in una Brasserie di Barcelonnette serviti dalla belle Matilde.Nella piazza, gremita di moto, troviamo questi due splendidi ferri
Ripartiamo sotto la pioggia incessante per Digne-les-Bains, al bivio per il lago Serre-Ponçon perdiamo Lino, Filippo e Omar, che nonostante piovano secchiate d'acqua, loro hanno tirato dritto anziche' svoltare per Digne. Per il passo che tengono non e' facile vedere i cartelli stradali..... Proseguiamo e nonostante piova tanto e la visibilita' sia ridotta, il paesaggio e' bellissimo come pure la strada e il suo asfalto
cambio
di scenario, la strada si restringe di colpo e si entra nelle Gole di Taulanne,
dove siamo indecisi se goderci il panorama o il misto stretto che la strada ci offre ..... faremo l'uno e l'altro
lasciamo Digne e dalle Alpi dell'Alta Provenza passiamo alle Alpi Marittime, il panorama cambia, la vegetazione e' quella mediterranea . Esce timidamente il sole e ci togliamo gli antipioggia, siamo zuppi, riusciamo a contattare gli altri e ci vedremo a Grasse.
aspettiamo il resto del gruppo un'ora alla stazione di Grasse, non c'e' fretta, si fuma si beve e si chiacchera.
ultimo pieno e si riparte per Cannes , la strada al tramonto e' bellissima anche se ricomincia a piovere e oltre all'odore dell'asfalto bagnato si sente il profumo dei pini marittimi
arrivati in Costa Azzura in un Residence dove Sergio, il patron della Costa Azzurra, ci ospita.
Una doccia calda e si va a cena, sono gia' le ventitre'
a mezzanotte facciamo un tour per il lungomare, da Cape d'Antibes a Juan Les Pin e, ci buttiamo nella movida
percorso ritorno
Domenica mattina ci svegliamo con tempo buono, Sergio abbandona il gruppo per raggiungere la famiglia in Liguria. Colazione in tutta tranquillita' in una boulangerie. Ci muoviamo lentamente, il risveglio e' lento e Omar , da modalita' Mastino passa a quella di Bradipo.
Si riparte per Grasse, la capitale mondiale dei profumi.
ad una sosta carburante i piemontesi si lavano le moto, incredibile!! Motociclisti duri e puri!!
Usciti
da Grasse, si comincia subito a salire verso il Col du Pilon con dei bellissimi
curvoni a medio raggio. Dopo l’attraversamento di St.Vallier de Thiey si comincia a salire
verso il Pas de la Faye. Qui la strada è molto veloce e porta allo spettacolare
tornantone a destra che permette di riprendere la direzione del colle e di
godere, nell’ultimo tratto, di ampi panorami sulla Costa Azzurra. Rapida
discesa ed ecco che comincia il Col de Valferrière. Qui la strada si restringe
un po’ e serpeggia, con un’infinita serie di curve, tra
montagne brulle e selvagge, interrotte solo dal paesino di Escragnolles.
Una successione di 5 colli uno dopo l’altro....siamo ubriachi di curve.
mentre scattiamo questa foto in alto volteggiano condor e parapendii
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profilo sinistro |
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profilo destro |
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tutti per uno |
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uno per tutti |
Dallo
scollinamento una piacevolissima discesa tutta da guidare permette di raggiungere
Castellane dove faremo una sosta pranzo a Castellane, la piazza e' gremita di gente che curiosa nel mercatino dell'usato, di auto francesi d'epoca e naturalmente di moto..................................
proseguiamo sulla Route Napoleon
in direzione Digne-les bBaignes e passiamo il Col des Leques, ovvero
l’apoteosi di tutta la Route Napoleon. Un tratto indimenticabile. Salendo il panorama sul lago e sui paesi e' bellissimo. Ad un certo punto la strada si restringe e entriamo nelle Gole di Taulanne, diverse da ieri, sotto l'acqua e al buio.
a Barreme finisce per noi la Route Napoleon, proseguirebbe fino a Grenoble.....................
sosta a Barcellonette per carburante
sosta foto, e questa volta il Lago Serre-Ponçon lo costeggiamo tutto fino a Briancon
La Route Napoleon e' veramente il paradiso del motociclista. Le strade sono larghe, con un asfalto perfetto, automobilisti rispettosi e nessuno con il telefono in mano.
Siamo ubriachi di curve, di colori, di paesaggi che cambiano in continuazione
Il ritorno lo faremo passando per il Monginevro e prima di fare l'ultimo tratto di montagna faremo una sosta a Briançon
all'uscita della galleria ci attende un arcobaleno.... siamo in Italia
Claudio mi fa fermare, sto perdendo il paracatena e ancora un po' mi
sarebbe andato a finire tra i raggi , me lo ferma con fascette.
In Val Susa salutiamo gli altri e con Filippo torniamo a Torino, a trenta kilometri da casa ci sorprende un bell'acquazzone, non vogliamo saperne di antipioggia, stringiamo i denti e arriviamo a casa di Filippo , parcheggiamo le moto in taverna e, troviamo Graziella che ci fa trovare una tavola imbandita con piatti a base di pesce.
Io e Filippo siamo stanchi, bagnati e affamati, ci guardiamo...basta uno sguardo d'intesa per decidere di cambiarci dopo aver cenato e degustato un buon Nebbiolo.
Ci guardiamo l'ultimo tempo della finale dei mondiali di calcio, ma i nostri pensieri sono rivolti, a cio' che abbiamo vissuto in questi giorni .
Lunedi mattina parto per Ancona , passata Bologna rimetto l'antipioggia e non nascondo che mi prende lo sconforto, non ho voglia di rimontare in sella, eppure mancano duecento km, ne ho fatti duemila....
basta una telefonata di Filippo per confortarmi, poi guardo la maglia che indosso e con orgoglio riparto.
Adesso capisco perche' i MOLF escono sempre tra loro, hanno un altro modo di concepire la moto.
Chi li conosce li evita perche' macinano strada senza tregua, e' difficile stargli dietro: fatti 1200km in due giorni e ne so qualcosa.
Credevo fossero racconti metropolitani quelli di come i MOLF facessero viaggiare le nostre amate bonnie a quelle velocita' e prestazioni in curva (a mo' di thruxton cup ) ...altro che moto da bar o da passeggiata...riescono a trovare un buon compromesso estetico ma molta attenzione alla scelta delle sospensioni e gomme, per esaperarle a quei livelli. Io li ho chiamati Panzer d'Assalto.
FILIPPO Bjbo il cane pastore = raduna, incolla, catalizza e trascina
OMAR Mastino elemento aggressivo = aggredisce solo curve, in fondo e' un romanticone
CLAUDIO Triplo il trigonometrico = ha una spiegazione tecnicoscientifica per tutto
SERGIO SirJoe il sornione = trova tutto per tutti senza che tu chieda niente..lo sa gia'
LINO Maverick uomo gomma = assorbe tutto e tutto gli rimbalza
Grazie infinite per la spendida esperienza che mi avete regalato. Onorato di essere uno di voi.