domenica 22 novembre 2015

Gabbiani

Mi e' sempre piaciuto fotografare i gabbiani in volo, e questa estate mi sono sbizzarrito.
Il momento ideale per radunarne tanti e' quando in spiaggia rimane poca gente, basta alzare il braccio con un pezzo di pane in mano e vedi arrivare i primi uccelli che strillando con vari versi chiamano gli altri.
Quando rimanevo da solo in spiaggia, mi si avvicinavano e chiamavano, sembravano addomesticati.
Camminano goffamente muovendo il collo in avanti , ma quando si alzano in volo sono belli ed eleganti.
Non hanno una meta ideale , viaggiano solo per procurarsi il cibo.
Abbiamo due specie di gabbiani nell'Adriatico : il gabbiano Comune e quello Reale Nordico.







litigio in volo

planata

ammaraggio


garrito

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Nicolo' che lancia pezzi di pane

litigio

Ludovico, lanciatore di pizza secca



la sera alle otto, quando i bagnanti lasciano la spiaggia, i miei nipoti si divertivano a dare loro da mangiare




Colonia di gabbiani reali che solitamente nidificano su scogliere 



Il becco giallo ha negli adulti una macchia rossa



I giovani hanno una colorazione completamente diversa: sono grigio-marroni, hanno le zampe grigie e la colorazione della testa variabile dal bianco striato di grigio










mercoledì 11 novembre 2015

ELCITO - Antico Borgo

Oggi parto in solitario alla volta dell'antico Borgo di Elcito.
E' una mattina di novembre, l'aria e' fresca e c'e' tanta foschia per via del caldo che ha fatto questi giorni.
Sullo sfondo la nostra meta: il Monte San Vicino.







I colori della campagna in autunno 









a pochi kilometri da san Severino Marche svolto a destra e imbocco la SP2, tutta curve .
Prima pausa caffe, al solito Bar vicino alla casa cantoniera

 lascio la SP2 e prendo la salita di montagna dopo S.Stefano e a destra si intravede Elcito, arroccato su uno sperone roccioso.
E' cio' che resta di un antico castello eretto a difesa dell'Abazia Benedettina di Valfucina.










Ci sono luoghi dove il vento racconta di vite passate






 la chiesa di San Rocco


Ci abitano sette persone, ormai tutte anziane, che hanno deciso di rimanere dove sono nate, nonostante il relativo isolamento










A Elcito non c’è mai stato un emporio o un negozio, neppure per i generi di prima necessità perché fino agli anni settanta era una comunità autosufficiente. Erano duecento persone e avevano un intenso rapporto con la loro terra, fonte primaria di sussistenza

  Ci sono venuto diverse volte, da solo e in compagnia, col vento che ti taglia la faccia e con le giornate tiepide come oggi. Silenzio assoluto e un grande senso di pace.


















 lascio il borgo Elcito e mi dirigo per l'altopiano di Canfaito direzione Poggio SanRomualdo.



a destra la Diga di Castricioni



Alle porte di Apiro, questa magnifica chiesetta, a Casalini