lunedì 17 novembre 2014

Reunion a Portole con la Famiglia

            Vera, la zia di Paola, ha un albergo a Portole dagli anni '60, nell'Appennino Umbro-Cortonese.
Mia moglie ci andava nelle vacanze estive da piccina e con i nostri figli quando erano piccoli.
Fatto sta che la Zia compie 90anni e  con Paola abbiamo pensato di radunare tutta la famiglia e andarla a trovare. Non e' stato facile far combaciare gli impegni di ogni persona , ma alla fine ci siamo riusciti.
Purtroppo mancheranno alla Reunion il nipote Giacomo e la madre Ida .


Si parte sabato mattina 1 novembre, tutti in auto. Francesco e' a Roma per un audizione e ci raggiungera' stasera.
Io e Giacomo, nipote acquisito e piacevole compagno di viaggio, partiamo con le nostre Bonneville. Il cielo e' terso e la temperatura e' fresca.
Falconara, Fabriano, Valfabbrica, Gubbio. A Umbertide abbiamo appuntamento con Antonio Lacos.








Con Antonio si percorre la bellissima  Eugubina


..........fino a ColFrancesco, dove abita con la sua famiglia  in un antico casale in pietra totalmente ristrutturato da se.


 In giardino ha persino un piccolo garage per la sua Bonnie



A casa la sua famiglia sta pranzando

e Antonio ci fa preparare da sua moglie Tiziana un bel pranzetto frugale a base di prodotti della sua terra.
Si sta benissimo in giardino , fa caldo e la bottiglia di prosecco si lascia bere tranquillamente.




Sponk

il piu' piccolo di quattro figli


Ottimo anche il caffe' colombiano, ci scusiamo per l'irruzione e ringraziamo dell'ospitalita'.
Antonio ci porta a vedere la sua Torre del 1400 con cottage adiacente  .


 Viali in pietra, aiole, giardini, muratura e piscina tutto ristrutturato e costruito da Lui. Il posto e' incantevole.
La Torre fa parte del circuito "Villa in Umbria"








 Vigna, uliveto,piante da frutta e ortaggi, in un oasi di pace





Si riparte alla volta di Cortona








caffe in piazza sul Belvedere.



 salutiamo Antonio, e' sempre un piacere stare in sua compagnia.





 Arriviamo a Portole, valico a piu' di 800slm, e troviamo la Zia Vera che ci aspetta.




Il sole tramonta alle nostre spalle, avanti a noi si intravede il lago Trasimeno e a sinistra il Terminillo.




cugino Franco, figlio di Vera


 Aspettando la cena, chi gioca a carte, chi mangia la bruschetta

 Ultimi arrivati, Francesco Ilaria e Marco
Giovanna, Tommy e Giulia




Tutti a tavola per gustare i piatti tipici toscani


Castagne arrosto


Daniele, il ragazzo di Elisa

Buonanotte a tutti

E' domenica mattina, la giornata e' soleggiata e fa caldo. Facciamo colazione presto e andiamo tutti insieme a camminare nel bosco.





 Prima tappa da Poldo




Asso

Nonna Paola





Tommy, Francesco e Giacomo

Ilaria e Giulia

Marco con Nicolo' e Ludovico

un boscaiolo




piccola raccolta di legna



il cinghiale Bri Bri


e dopo l'escursione si ritorna alla base dove si bivacca al sole e aperitivo con ciaccia , mortazza e birra



ospiti da Firenze il Manuelano con la Patrizia




Patrizia









entriamo per il pranzo



come dessert, oltre ai dolci toscani e il vin santo con i cantucci, live music per pochi

Father and Son



Michele con Simonetta









Sono orgoglioso di far parte di una Grande famiglia, nei nostri giorni , e' il cardine della societa'.
Sono soddisfatto di questa piccola ma grande vacanza passata in luoghi del passato assieme ad altri familiari.
Voglio ringraziare Franco, Mirella e Daniele che ci hanno ospitato con grande amore.
chissa' a cosa sta pensando Paola

E' tardo pomeriggio e il sole comincia a calare dietro le montagne, la temperatura scende, e' ora di partire.
Prendiamo la strada per Trestina , strada tutta curve dal fondo buono. è obbligo godere della meravigliosa vegetazione che ci accompagna fino

E' un peccato non potersi fermare per fotografare la meravigliosa vegetazione con una spettacolare esplosione di colori autunnali . Ci fermiamo a Umbertide per indossare sottopantaloni.
Sono le 17.00,  comincia a fare buio e la temperatura e' scesa a 4°.
Viaggiare di notte non mi e' mai piaciuto, e' molto pericoloso. Il faro non illumina a sufficienza la strada e non ti permette di vedere in tempo buche o ostacoli.
Con la visiera lercia e piena di insetti si ha scarsa visibilita' e ogni auto che incontri , la luce dei fari si rifrange in maniera scomposta, sopratutto nelle strade di montagna dove non c'e' illuminazione.
Tutto intorno e' silenzio.
Pertanto decidiamo di fare il gregario a turno. Arriviamo a casa alle diciannove. Bellissima esperienza, bel compagno di viaggio.