Originariamente la Mole Vanvitelliana era una costruzione polifunzionale: lazzaretto di sanita' pubblica,
fortificazione a difesa del porto, deposito per le merci.
Salvaguardava la salute pubblica
ospitando depositi ed alloggi per merci e persone in quarantena, che
arrivavano al porto da zone ritenute non sicure: per questo fu costruito
su un'isola artificiale fuori dal territorio cittadino
L'edificio sorge su di un'isola artificiale pentagonale situata all'interno del porto;
è collegato alla terraferma da tre ponti, il canale che lo divide dalla terraferma è detto
mandracchio.
Originariamente si raggiungeva solamente attraverso imbarcazioni; il
rifornimento idrico era assicurato da una rete sotterranea di cisterne.
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portone ingresso principale |
Porta Pia è un'antica porta di accesso alla città di Ancona, il lato rivolto verso il mandracchio e' in pietra d'Istria con fregi barocchi, mentre quello posto verso Ancona, senza particolari ornamenti, è costituito da blocchi di tufo.
Il luogo poteva ospitare fino a 2.000 persone, oltre ad una grande
quantità di merci. Nella parte interna dell'edificio si trovano i locali
del Lazzaretto vero e proprio.
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magazzini all'internodel muro di cinta |
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L'acqua si attingeva attraverso tre pozzi, situati nel piccolo tempio neoclassico dedicato a san Rocco
(protettore dalla peste e dalle epidemie), presente al centro del
cortile interno. Il tempietto è aperto sui 4 lati, ciò consentiva alle
persone rinchiuse nelle stanze che si affacciavano sul cortile di
assistere alla messa senza entrare in contatto gli uni con gli altri e
con l'officiante.
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ingresso dal lato del mandracchio |
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uno dei tre ponti con la garitta |
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Porta Pia dall'ingresso della Stamura |
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entrata della SEF Stamura |
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sulla garitta la Targa dello sventato attacco 1918 |
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Muro di cinta e, sullo sfondo, Porta Pia e il Duomo di san Ciriaco |
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silos |
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